Don Francesco è stato ufficiale di Cavalleria e decorato con Medaglia d’Argento al valore militare per eroismo sulla linea del Piave durante la I Guerra Mondiale. Negli anni successivi è addetto militare a Londra con funzioni di intelligence. Contribuisce enormemente alla cura e alla ricostruzione di Palazzo Marigliano, colpito dalle bombe durante la guerra, rinunciando ai compensi per i danni di guerra. Sua l’idea di offrire nel 1946 a Quintieri ed Astarita (grandi banchieri della Napoli dell’epoca) alcuni dei locali bombardati per farvi stampare “Il Giornale” di Benedetto Croce celebre testata intorno alla quale gravita gran parte dell’editoria culturale del tempo.
La storia del palazzo
Il cortile è tuttora il centro del palazzo: accoglieva cellai, magazzini, il forno del ‘400 tuttora intatto e le scuderie, che hanno ospitato i cavalli sino agli anni ’30 del ‘900.
Durante i bombardamenti del 1943, il palazzo viene colpito da tre bombe, ma viene restaurato nel dopoguerra da Don Francesco Marigliano del Monte: è grazie a lui se, con l’aiuto di editori e banchieri, vi si insedia “Il Giornale” di Benedetto Croce (filosofo liberale) stampato da Arte Tipografica.
Attualmente vi si trovano alcune tra le più prestigiose botteghe della tradizione artigianale napoletana tra cui l’Antica Legatoria, l’Ospedale delle Bambole e Tiziana D’Auria Presepi.