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QUARTIERE
Porta Garibaldi e la movida Punto di accesso settentrionale alla città, la porta sorge al centro di piazza XXV Aprile ed è stata realizzata dall’architetto Giacomo Moraglia tra il 1826 e il 1828. L’attuale arco neoclassico, dedicato in origine a Francesco I d’Austria per commemorare la sua visita a Milano nel 1825, è stato successivamente intitolato a Giuseppe Garibaldi per la vittoria conseguita a San Fermo (1859) contro gli Austriaci. L’asse che comprende corso Garibaldi, piazza XXV Aprile e il breve corso Como ha visto negli anni l’apertura di numerosi locali e si è affermato ormai come uno dei centri della movida milanese. Il quartiere di Brera, localizzato nella parte meridionale dell’itinerario, prende nome dalla via omonima che attraversa in direzione nord il settore del centro storico esterno a piazza della Scala (l’asse Brera - Solferino). Si tratta del quartiere bohemien per eccellenza, caratterizzato da funzioni culturali e artistiche, che ha conservato nel tempo il sapore originario, anche con la progressiva costruzione della città pubblica borghese lungo l’asse Solferino - Statuto: l’Università Bocconi (1901, demolita per ampliare gli uffici comunali); l’Istituto di Igiene e Sanità (1903); la sede del Corriere della Sera (1904), che hanno portato alla costruzione di residenze per ceti medio – alti. Un “distretto culturale” che s’integra armoniosamente con le funzioni del quartiere Garibaldi. La specializzazione culturale nasce con l’Accademia di Brera, fondata nel 1776 con Decreto di Maria Teresa d’Austria nell’incolta terra “braida” (termine di origine germanica per indicare uno spiazzo erboso, da cui il nome di Brera); ma anche al Teatro alla Scala (1778), costruito sempre per volere di Maria Teresa dopo l’incendio che distrusse il Regio teatro Ducale, allora collocato in un’ala di Palazzo Reale (6). Il tessuto urbano di Brera si presenta più denso rispetto alla zona di corso Garibaldi, anche a seguito della Ricostruzione per le distruzioni belliche.
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